La trama di un libro: segreti e strategie da mettere in pratica
La scrittura di un libro non è mai il frutto di una scrittura improvvisata. Richiede di focalizzare l’attenzione su diversi elementi: lo stile, il punto di vista, i dialoghi, la caratterizzazione dei personaggi e, ovviamente, la trama.
A mio avviso, la stesura di una trama solida e credibile è quello che contraddistingue il romanziere
cosciente del proprio mestiere, dall’appassionato di scrittura della domenica.
L’aspirante scrittore che scrive solo quando è folgorato dall’ispirazione o solo per dar sfogo alle sue frustrazioni,
difficilmente arriverà a produrre un’opera narrativa coerente.
Se, oltre al riempire pagine di diario e taccuini di belle frasi, aspiri a scrivere un romanzo godibile per il lettore, devi partire dalla stesura di una trama avvincente.
La trama è come la vita senza le parti noiose. Hitchcock
Se per la scrittura di un racconto ci sono elementi che potrebbero essere secondari, per la scrittura di un romanzo non puoi sottovalutare l’importanza della trama. (Racconto e romanzo differiscono in molti punti).
Difatti un romanzo è un testo narrativo scritto in prosa che tratta di vicende reali o fantastiche. Si distingue dai racconti per la sua lunghezza ma anche per la capienza. La narrazione è quindi più estesa e l’intreccio è maggiormente ricco e articolato, di conseguenza la trama più complessa da gestire.
Ecco tredici spunti che possono essere utili per sviluppare la trama di un romanzo.
13 consigli per scrivere una buona storia e una trama avvincente
- USA LA STRUTTURA IN 3 ATTI
Parti da una struttura solida. Se per millenni abbiamo raccontato le storie in un certo modo, ci sarà un motivo.
Primo atto: introduzione dei personaggi.
Ha lo scopo di fornire le informazioni essenziali: il mondo ordinario del protagonista, ma anche stile, genere, ambientazione e linea narrativa. La storia deve portare lo spettatore a identificarsi con il personaggio principale, la cui azione è spinta dal conflitto a cui è esposto. Di solito si conclude con una falsa soluzione che sembra avere apparentemente risolto il problema. In realtà, l’azione messa in moto dal protagonista non è sufficiente a ristabilire l’ordine (altrimenti non ci sarebbe storia).
Secondo atto: scontro e lotta.
Il protagonista affronta le conseguenze della falsa soluzione del primo atto, definisce e interiorizza il problema, lotta per risolverlo. Vengono disseminate delle complicazioni e degli ostacoli per tenere alti il ritmo e l’attenzione del lettore. Dato che il protagonista non si rende conto dei propri limiti ed errori, il secondo atto si chiude con una situazione critica per lui.
Terzo atto: risoluzione della crisi.
Risponde a tutte le domande aperte nel corso della storia e chiude trame e sotto-trame. Il conflitto è risolto, il protagonista raggiunge una nuova comprensione di sé, riconoscendo il proprio fallimento e superando il dilemma interiore. Il protagonista ritorna nel mondo ordinario e ricrea lo status quo inizialmente perduto.
- INSERISCI UN CONFLITTO
Senza conflitto non c’è storia. Come dicevamo nel punto precedente, nel primo atto il protagonista deve superare uno o più conflitti per raggiungere il suo obiettivo.
Il conflitto narrativo è il vero motore della tua storia perché fa avanzare la trama, partendo da un equilibrio ormai spezzato. Inoltre, contribuisce a caratterizzare i personaggi, che devono prendere consapevolezza di sé e superare le proprie debolezze. - CREA UNA DOMANDA A CUI IL LETTORE CERCHI RISPOSTA
Crea curiosità e solleva una domanda di cui i lettori vogliano conoscere la risposta. Tecnicamente, è chiamata Domanda drammaturgica principale. - SII COERENTE
Rispetta una logica interna in cui, una volta stabilite delle regole che governano il tuo mondo immaginario, non vengano trasgredite
Questo sta alla base della sospensione dell’incredulità.
Ad esempio:
se abbiamo stabilito che un cartone animato, piombato nel mondo reale, passa sotto gli stipiti delle porte, mentre un umano, ovviamente no, nel passaggio successivo non può accadere che l’uomo ci passi improvvisamente come fosse un fantasma.
5. CREA UNA SCALETTA
Quando cominci a usare digressioni, flash-back, flash-forward, a non far coincidere fabula e intreccio, è facile perdersi e cadere in incoerenze e sbagli logici. Un semplice elenco puntato-numerato degli avvenimenti principali della storia in ordine cronologico ti può salvare da questo tipo di errori.
- ARRICCHISCI IL ROMANZO CON SOTTO-TRAME
Quante sono le trame possibili? Ci sono diverse teorie. Ad esempio, secondo Christopher Booker, autore di The 7 basic plots, sono solo sette.Il concetto di fondo è che tutte le storie sono riconducibili a dei modelli che funzionano.
Le trame secondarie o sotto-trame sono utili e funzionali a dar maggiore rilievo e spessore alla trama principale.
Le sotto-trame estendono, complicano ed offrono un diverso punto di vista sul tema principale della storia, aiutano a spiegare alcuni punti cruciali della trama principale, accrescono le tensioni, migliorano il nostro livello di comprensione dei personaggi centrali. Le sotto-trame devono essere rilevanti rispetto alla narrazione principale.
I sub-plot rappresentano le motivazioni e le conseguenze del protagonista nella sua esperienza emotiva, interiore e spirituale.
- CREA UN DESIDERIO FORTE PER IL TUO PERSONAGGIO
Ricorda che motivazione e giustificazione sono elementi diversi.
La motivazione è il vero desiderio ardente del tuo personaggio.
Una persona potrebbe non volere una relazione in quanto si dice, e comunica ai propri partner che lascia, che è troppo concentrato sulla carriera [GIUSTIFICAZIONE]. In realtà quello che cerca è scappare dalle relazioni intime [MOTIVAZIONE].
La motivazione e il personaggio non vanno mai separati
Le motivazioni forti condurranno il tuo protagonista verso gli eventi principali della storia. Per costruire una buona trama, accertati che il tuo personaggio abbia un’idea chiara di quale sia il suo obiettivo nella storia.VUOI MIGLIORARE O VALUTARE IL TUO MANOSCRITTO? GUARDA I NOSTRI SERVIZI EDITORIALI
STRUTTURA OGNI CAPITOLO
- In un romanzo ogni capitolo è un tassello narrativo funzionale al contesto più ampio di tutta la storia, e deve aggiungere qualcosa alla trama. Domandati quale sia il nucleo del capitolo. In linea di massima, anche il singolo capitolo – come tutto il romanzo – dovrebbe rispettare la struttura: inizio, svolgimento, climax, fine.
Puoi anche interrompere il capitolo “sul più bello”, utilizzando la tecnica del cliffhanger, e iniziare il capitolo successivo in una scena diversa. Questo aumenta il ritmo e la suspense. Naturalmente devi ritornare a concludere la scena precedente. - USA LA PIRAMIDE NARRATIVA
Quando scriviamo a volte ci lasciamo incantare dal suono della parole. Ci piace il “bello scrivere”, siamo ammaliati dall’estetica delle parole, dalle descrizioni ricercate e vogliamo impressionare il lettore con il nostro stile. Lo stile è certamente importante, ma se viene meno la chiarezza espositiva, il lettore chiuderà il romanzo perplesso.
La piramide narrativa ti può aiutare ad evitare questo errore.
10. RISPONDI ALLE 5W
Who, what, when, where, why. Ovvero: Chi, Cosa, Quando, Dove e Perché. Questa regola, in realtà, nasce dal giornalismo, ma non è detto che non possa servire anche a te per sviluppare una trama più compatta e logica.
11. FAI EVOLVERE IL TUO PERSONAGGIO
Il cambiamento e l’inatteso sono due elementi fondamentali della trama. Le persone cambiano e anche i luoghi.
I tuoi personaggi e le ambientazioni cambiano in modo coerente con lo svolgersi degli eventi?
Trame piatte sono dovute spesso al fatto che il personaggio non segue nessuna evoluzione, e il conflitto interno
e quello esterno rimangono scollegati.
Il raggiungimento dell’obiettivo interno permette al personaggio di raggiungere l’obiettivo esterno (ed evolversi).
Alla fine della storia il personaggio deve avere appreso qualcosa, deve avere affrontato i propri demoni interiori affrontando il viaggio dell’eroe, e trovarsi in un punto diverso.
12 . USA LA TUA SCALETTA SOLO COME CANOVACCIO
Usa la struttura della trama e la scaletta degli avvenimenti principali in modo flessibile, non come una gabbia rigida.
La magia dello scrivere è proprio farsi sorprendere dalla volontà dei tuoi personaggi.
13. CREA RELAZIONI CAUSA-EFFETTO
Anche se assistiamo continuamente a coincidenze e cose folli nel nostro quotidiano, nella narrativa non puoi giustificare gli avvenimenti “solo” perché accadono nella vita. Ogni elemento del tuo romanzo deve avere una funzione, e deve rispondere a un meccanismo di causa-effetto.
L’arte non è una replica della vita, ne è una rappresentazione, una metafora. Condividi il Tweet
Se vuoi utilizzare un elemento in fase avanzata del testo, inserisci questo elemento nella parte iniziale del tuo romanzo o racconto.
Se vuoi usare una coincidenza, falla avvenire subito, altrimenti il lettore si accorgerà che, dato che non avevi una soluzione migliore, ti sei inventato uno stratagemma lì per lì.
BOUNUS: SCRIVI RAPIDO
Stephen King, nel suo On Writing, suggerisce di scrivere la prima stesura del romanzo in tre mesi, questo per non diluire e cambiare troppo l’atmosfera e il “mood” che caratterizzano quella storia. Ovviamente è solo un consiglio per scrivere una trama più “compatta”. Ci sono scrittori che hanno impiegato decadi a scrivere il loro romanzo.
2 BONUS: scrivi una scaletta desunta.
Magari non ci hai pensato, magari sei uno scrittore istintivo che segue solo l’ispirazione e non hai redatto una scaletta prima di iniziare la scrittura del tuo romanzo. Io ti consiglio caldamente di scriverla anche dopo, a posteriori. Molto spesso, quando effettuo l’editing di un romanzo di un aspirante scrittore, mi accorgo che è proprio la logica della trama a non funzionare. Consiglio quindi di scrivere la scaletta, indicando gli avvenimenti principali della storia. Credimi, funziona! Emergeranno tutte le incongruenze e gli avvenimenti casuali della storia, slegati dalla tematica e dalla domanda drammaturgica