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Come scegliere il titolo di un romanzo
Il successo o l’insuccesso commerciale di un romanzo può dipendere, oltre che dal contenuto, anche dal titolo e dalla copertina.
Le librerie straripano di volumi, molte volte camminiamo tra gli scaffali sfiorando con l’indice i dorsi dei libri e ci soffermiamo quando siamo attratti dalla grafica e da un titolo accattivante o sorprendente.
Certo, la scelta del titolo del tuo romanzo e la copertina varia molto se deciderai di pubblicare con case editrici tradizionali o in Self-publishing.
Se il tuo romanzo verrà selezionato da una casa editrice, il titolo sarà sempre frutto della tua proposta in qualità di autore, e di quella dell’editore (in particolare dell’editor).
Infatti, ci sono esempi di romanzi che sono divenuti classici o best-seller, i cui titoli proposti dall’autore erano molto diversi. Forse, gli stessi romanzi avrebbero raggiunto un successo minore con quel titolo, non possiamo saperlo. Certo è che, ad esempio, un romanzo famosissimo, vincitore dello Strega e che ha venduto più di un milione di copie come “La solitudine dei numeri primi” di Paolo Giordano ha un titolo memorabile. Lo stesso è stato scelto dall’editor di Mondadori, mentre, l’originaria proposta dello scrittore italiano era “Dentro e fuori l’acqua”. Certamente, molto meno efficace.
Ma anche titoli di super classici come “Il grande Gatsby” sono il risultato di una mediazione, o meglio in questo caso, della scelta dell’editore di Fitzgerald. Di fatti, le proposte del romanziere americano erano “Trimalcione a West Egg”, “Trimalcione”, o “Gatsby dal cappello d’oro”. La proposta finale di Maxwell Evarts Perkins suona decisamente meglio; difatti, è passata alla storia.
“Il nome della rosa” risuona alle nostre orecchie come qualcosa di imprescindibile, immodificabile. Eppure Umberto Eco aveva scelto come titolo provvisorio del suo romanzo “L’abbazia del delitto”, o “Adso da Melk”. Meno male che il semiologo ha cambiato idea, anche considerato che nella letteratura italiana, a differenza di quella inglese e americana (vedi appunto “Il grande Gatsby”), i romanzi con titoli aventi il nome del protagonista non hanno avuto troppo successo.
Titolo di un romanzo: caratteristiche e categorie
Potremmo dire che il titolo di un romanzo rappresenta una sorta di formula, di riassunto o anticipazione del contenuto che ci aspetta.
Un titolo di un libro deve incuriosire, stimolare l’immaginazione, colpire l’attenzione del lettore che potrebbe rimanere ammaliato anche solo dal suono delle parole.
Molti titoli di romanzi, di fatti, sono giocati infatti su figure retoriche.
Per scegliere il titolo del tuo romanzo puoi partire anche solo da un dettaglio della storia, che è particolarmente significativo, quasi ne rappresentasse un simbolo, oppure prendere in considerazione il protagonista, l’antagonista, l’ambientazione, il punto di vista.
Vediamo una carrellata di possibili soluzioni per scegliere il titolo del tuo romanzo, sempre considerato che può essere provvisorio e cambiato all’ultimo.
Titoli di romanzi: costruzione
- Giocati sull’ossimoro (accostamento di due termini di senso contrario o in antitesi tra loro):
L’insostenibile leggerezza dell’essere
Caos Calmo
L’amante fedele
- Basati sulla sinestesia (ovvero l’accostamento di due parole appartenenti a due sfere sensoriali diverse) come:
Rumore bianco
Un urlo rosso sangue
- Con focus sul protagonista
Lo straniero
Prendendo in mano il libro di Camus, che inizia con uno degli incipit più belli della letteratura mondiale, ancora prima di aprirlo già sappiamo che l’autore ci parlerà di una persona “straniera”, con tutte le implicazioni negative e di estraneazione che questa parola può già richiamare alla mente.
L’amante giapponese
Allende ci anticipa già chi sarà il protagonista del libro.
Dona Flor e i suoi due mariti
Questo titolo di Amado, oltre che descrittivo, suscita una forte curiosità (anche considerata l’epoca in cui è ambientato il romanzo)
L’amante
Diciamo che in prima battuta “L’amante” potrebbe sembrare un titolo descrittivo: ovvero, sintetizza l’argomento di cui parla il libro di Yehoshua. Se non che, il romanzo comincia a parlare di tutt’altro, ed è solo a pagina 34 che si comincia vagamente ad accennare alla ricerca di un amante. Ma quale amante? Non si dice ancora nulla di lui per molto tempo. Anzi, gli amanti diventano più di uno. Da descrittivo, proseguendo nella lettura, il titolo diventa evocativo. Lo stesso titolo per un’altra storia avrebbe sortito un altro effetto.
- Ambigui
Giro di vite
Il titolo del romanzo horror di Henry James è un capolavoro di ambiguità, un’espressione che può essere interpretata alla lettera o in modo figurato.
- Con doppia interpretazione
Anche libero va bene
Libero rappresenta sia una condizione umana, sia una posizione nel gioco del calcio. In altre parole, si crede di interpretare il titolo in un modo, e a fine o metà lettura ci si accorge che, invece, aveva un altro significato, o poteva essere interpretato in due modi. L’effetto è anche più inaspettato, in quanto apparentemente la frase non sottende nessuna ambiguità.
L’amica geniale
“L’amica geniale” potrebbe sembrare un titolo descrittivo e poco originale, se non che l’amica geniale si rivela non quella che il lettore si aspetta.
- Forti e che richiamano il genere o un’atmosfera
I Milanesi ammazzano al sabato
Fantasie di stupro
Io uccido
L’incubo di Hill House
Le vergini suicide
- Che giocano su paradossi
L’uomo duplicato
Nati due volte
L’ombra del vento
- Giochi di parola/calembour
Ovvero un gioco basato sull’omofonia di parole che si scrivono in maniera uguale o simile ma con significato diverso.
L’una di Ferragosto
Castelli di rabbia
Livido amniotico
L’amor’te
Questo a dire il vero è il titolo di una canzone dei Subsonica, ma potrebbe adattarsi benissimo ad un romanzo.
- Che giocano coi numeri
Comma 22
Mattatoio numero 5
1q84
1984
La venticinquesima ora
- Inaspettati/strani
L’ombra dello scorpione
L’anno della lepre
La scopa del sistema
Guida galattica per autostoppisti
Il giorno della civetta
Sciascia richiama la nottola di Minerva che è il simbolo della filosofia: vive solo di notte, quando i riferimenti cadono, spariscono i contorni, la vista si accorcia e non riesce ad appoggiarsi a niente. La mafia è cosa anche delle ore diurne, non vive solo di notte.
Errori da evitare
Premesso che il titolo, come tutto il testo, passa sempre ad editing e revisione, se hai deciso di auto-pubblicarti, dovresti prestare attenzione principalmente a due cose:
- che il titolo non sia fuorviante
- che assomigli, o sia proprio uguale, a un titolo di un romanzo già esistente
Io ne ho personalmente già un piccolo elenco:
La salatura a zona
Il puzzle rovesciato
Arco-Iris
Colpi di luce
Carmenere
La escort della mutua
Le conversazioni importanti si fanno in cucina
Tutte le anguille nascono nel mar dei Sargassi
Lancette rotte