Hai sempre desiderato scrivere un libro per bambini e magari pubblicare la tua storia per i più piccoli?
Sogni di poter inventare fiabe e favole e racconti apposta per loro?
Vuoi aiutarli a sviluppare immaginazione e creatività con storie fantastiche e istruttive?
Sei nel posto giusto!
Oggi vediamo insieme come scrivere un libro per bambini, il pubblico più esigente e speciale che ci sia.
La lettura nell’infanzia
Scrivere romanzi è un’attività edificante e complessa, che dona tante soddisfazioni quando il proprio manoscritto viene apprezzato. Nel caso in cui il parere positivo provenga da una platea di piccoli giudici, l’appagamento è anche maggiore.
Se scegli di scrivere libri per bambini, infatti, puoi svolgere un ruolo importante nella loro crescita, incrementandone la creatività, qualità fondamentale per maturare sereni e curiosi.
Come dice Helen Hayes, famosissima attrice teatrale del Novecento.
“I genitori ti insegnano ad amare, ridere e correre. Ma solo entrando in contatto con i libri, si scopre di avere le ali”.
La lettura per i bambini è infatti fondamentale. Apporta innumerevoli vantaggi in termini di sviluppo cognitivo, che si tratti di libri illustrati, riviste, fumetti e così via. Questi alleati “librosi” possono veramente fare la differenza, nella crescita dei bambini, secondo pediatri e psicologi. Infatti la letteratura per l’infanzia occupa una quota rilevante del mercato editoriale.
La lettura induce a sviluppare un rapporto positivo con l’apprendimento, la scrittura e il pensiero creativo, soprattutto se è condivisa, ossia intrapresa insieme al genitore come attività educativa o di svago.
A fronte di tutti questi benefici, viene spontaneo domandarsi come fare un libro per bambini e, per giunta, farlo bene.
Se desideri far sognare i più piccoli con le tue storie, è bene infatti che tu sappia come scrivere un racconto per bambini. Non è affatto la stessa cosa che redigerne uno per i loro genitori o per un pubblico adulto. Scrivere storie per bambini è un’impresa delicata che richiede una buona dose di pazienza e di grande abilità.
Per scrivere una storia per bambini e ragazzi, poi, e magari pubblicare il tuo libro su Amazon, dovrai orientarti verso la giusta direzione quando verrà il momento di scegliere a chi proporre il tuo manoscritto. Ci sono infatti case editrici per bambini che si occupano proprio di divulgare letteratura per l’infanzia o libri per ragazzi.
La differenza d’età nella letteratura d’infanzia
Bene, è quasi arrivato il momento di addentrarci nel vivo del discorso.
Prima però è necessario fare una doverosa premessa, che riguarda un punto fondamentale.
Quando decidi di scrivere una storia per bambini, devi tenere bene a mente a quali bimbi ti stai rivolgendo. La letteratura d’infanzia comprende infatti tantissimi sottogeneri in base all’età per la quale si scrive, e anche un anno solo può fare la differenza nel tuo pubblico di piccoli lettori. Si va dunque da libri tutti illustrazioni, dove figura solo qualche parola e frase semplice qua e là, a romanzi veri e propri con una sintassi di facile comprensione, apprezzabili sia dai bambini che dai loro genitori.
A quali elementi dovrai far riferimento, a seconda dell’età?
- Tema: più i bambini per cui scrivi sono piccolini, più gli argomenti affrontati nella tua storia dovranno essere comprensibili, privi di sottintesi e sviluppati in modo lineare. Avanzando con l’età del tuo pubblico potrai azzardare tematiche più adulte, sempre trattandole con la dovuta cautela.
- Lunghezza: avrai sicuramente fatto caso a quanto siano brevi i libricini colorati destinati ai più piccoli. Anche qua, come per le tematiche, man a mano che i tuoi lettori diventano più grandicelli, potrai cimentarti in opere di una lunghezza maggiore.
- Stile: creare personaggi accattivanti e riprodurre dialoghi efficaci, adoperare uno stile narrativo invitante, giocare con le figure, i colori, i cinque sensi. Sono tutti obiettivi a cui aspirare quando vuoi scrivere per l’infanzia, ma anche qui l’età del tuo pubblico conta molto. Per i più giovani, ad esempio, possono essere incredibilmente affascinanti gli inserti tattili, oppure le immagini variopinte, quelle classiche da libri illustrati. Piacciono anche molto le onomatopee, e la scelta delle parole adoperate va fatta con cura, tenendo in conto che le favole per i bimbi più piccoli sono di solito lette dai genitori.

Dividiamo sommariamente in fasce d’età la letteratura per l’infanzia, giusto per averne un’idea, tenendo comunque a mente che ogni bambino è unico e potrebbe ragionare diversamente dai suoi coetanei.
- Alle prime armi: dai 3 ai 5 anni
Adatti a quest’età sono i libri illustrati, ossia opere di largo formato, magari dalle pagine più spesse, dove si alternano racconto e immagini. Sono pensati appositamente per i bambini in età prescolare e quindi incapaci di leggere, che più che altro ascolteranno i genitori farlo per loro, seguendo il racconto sulle parti colorate del libro.
Tema: di solito questi libricini parlano di emozioni come l’amicizia o la fiducia, ma anche di emozioni negative come la rabbia o l’invidia, così che il bimbo possa cominciare a comprenderle.
Stile: ad accompagnare le immagini ci sono parole semplici e frasi brevi. Onomatopee e versi sono ammessi! I caratteri utilizzati sono medio-grandi e si fa ampio uso delle illustrazioni.
Lunghezza: si aggira intorno alle 500 parole, ed è importante che le immagini arricchiscano il racconto con elementi descrittivi e dettagli che possano appassionare il bambino. Attenzione quindi ad affidarsi a un bravo illustratore!
Qualche esempio?
Il Piccolo Bruco Maisazio è una storia molto carina, interattiva e divertente, che parla di un bruchino e del suo percorso per diventare farfalla. Anche Il Gruffalò è un ottimo libro per piccoli lettori, in cui un simpatico topolino si inventa un mostro che, alla fin fine, si rivela reale, ma molto diverso da come se lo immaginava.
- Giovani promesse: dai 5 ai 8 anni
Ecco che i bambini cominciano a frequentare la scuola e a imparare a leggere autonomamente. Di solito i libri a loro riservati contengono meno illustrazioni e sono divisi in capitoli, per far riposare il giovane lettore tra uno e l’altro e riattivare la sua concentrazione.
Tema: gli argomenti possono variare dal magico al quotidiano introducendo spesso una punta di mistero nei fatti, che incuriosisce i bambini. Queste opere contengono dunque elementi fantastici, personaggi interessanti e, a volte, una critica al mondo frenetico degli adulti.
Stile: i bambini di questa età ancora non sono lettori esperti, quindi devono essere guidati nella narrazione. Il linguaggio da utilizzare è chiaro e semplice, alla loro portata.
Lunghezza: per questi scritti la lunghezza prevista sta fra le000 e le 5.000 parole, più o meno. Spesso i racconti per quest’età vengono scritti in serie, cioè lo stesso personaggio si ripresenta in storie diverse ad affrontare sempre nuove imprese. I bimbi ritrovano nel protagonista una sorta di amico e si appassionano alle sue avventure.
Qualche esempio?
I Cinque Malfatti, un bel libro sull’accettazione di sé. Oppure, le stupende Favole al telefono di Gianni Rodari, narrate dal ragionier Bianchi alla sua figlioletta ogni sera.
- Esploratori letterari: dagli 8 agli 12 anni
In quest’età molto delicata cominciano a sperimentarsi nuove emozioni e stati d’animo e il contatto con gli altri porta molto spesso a porsi delle domande. Proprio tramite le storie si possono esorcizzare le paure dei bimbi nei confronti dei cambiamenti che attraversano in questa fase.
Tema: I bambini crescono e così il numero di argomenti che si possono trattare nei romanzi a loro dedicati. Inizia a dipanarsi in queste opere la battaglia Bene vs Male, nella quale spesso i buoni sono proprio i bambini e gli adulti il nemico.
Altro argomento chiave presente nella letteratura d’infanzia di questo tipo è la presa di coscienza della propria individualità, nonché l’importanza e la peculiarità dei rapporti interpersonali, sia tra coetanei che con genitori o adulti in generale. Nei romanzi da 8 a 11 anni si possono affrontare anche tematiche più profonde, appunto, perché i bambini iniziano a comprendere che nella vita non accadono solo cose belle. L’importante è che, per il finale, il protagonista si sia riscattato e abbia appreso qualcosa. Che sia cresciuto, insomma, e così i piccoli lettori.
Stile: lo stile può essere più complesso (non troppo, ovviamente), così da arricchire il vocabolario dei lettori e migliorare il loro stesso modo di scrivere. Le illustrazioni o sono assenti, o molto ridotte.
Lunghezza: qui si va anche oltre le 60.000 parole, e anche per questa fascia d’età le saghe vanno alla grande.
Qualche esempio?
Be’, sicuramente la saga di Harry Potter, incentrata sui famosi maghetti, o quella di Percy Jackson (stavolta si parla di semidei) sono un buon esempio.
- Lettori navigati: dai 12 ai 14 anni
In questa fase, i bambini ormai sono diventati ragazzi e i loro gusti sono cambiati, così come le loro abitudini e il loro modo di pensare. Si trovano in una complicata età di transizione, fase molto delicata dove l’identità del singolo si scolpisce sempre più e nuovi problemi si affacciano all’orizzonte.
Tema: di solito questi libri presentano personaggi interessanti dai quali prendere spunto e a cui ispirarsi, e di frequente raccontano le prime avventure indipendenti dei protagonisti. Questi ultimi, insomma, sono mostrati barcamenarsi fra eventi quotidiani e straordinari, riuscendo a cavarsela da soli o con l’aiuto dei propri amici.
Stile: si incontrano spesso storie dove la trama principale è affiancata da altre linee narrative. Per il lettore non sarà un problema seguirle, ormai riesce benissimo a star dietro alla trama, così come alle differenze fra fabula e intreccio. Adesso le immagini non servono più, a meno che non vengano inserite per scelta personale.
Lunghezza: la lunghezza qui è variabile non tanto per l’età, quanto in base al genere affrontato. Di sicuro ci si posiziona oltre le 50.000 parole.
Qualche esempio?
Un classico è Il giovane Holden. Se vogliamo andare più sul moderno, invece, ci sono saghe come The Hunger Games e Maze Runner, dove i protagonisti devono sconfiggere un potere superiore con le loro sole forze.
Proseguendo oltre i quattordici anni, ci si avventura nel territorio ricco e variegato degli young adult, un genere a parte con le sue regole e caratteristiche.
Andiamo però passo per passo. Come scrivere un libro per bambini? Ecco i miei consigli!
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12 consigli per scrivere un libro per bambini perfetto
- Mantieniti alla loro portata
La trama della tua storia deve chiaramente essere appropriata per un bambino. Niente risvolti horror, dunque, né frangenti troppo osé come possono ritrovarsi nei romanzi rosa o estenuanti monologhi di flusso di coscienza.
Dovrai attenerti a tematiche che possano intrattenere i bimbi, scrivere di personaggi simpatici che li divertano o nei quali si possano rispecchiare e veicolare concetti e idee semplici. Ricorri spesso allo show, don’t tell, per rendere i racconti ancor più fruibili per i piccoli. Mostra i personaggi in situazioni dinamiche, senza perderti in inutili descrizioni.
- Non dimenticarti dei genitori!
Pensare che basti entusiasmare i tuoi piccoli lettori per considerarti un bravo scrittore per bambini è un grosso sbaglio. Eh già, mamma e papà devono apprezzare quel che scrivi esattamente quanto i loro figli. D’altronde, i bambini sono vere e proprie spugne, pronti ad apprendere, oltre che dai genitori e dalla scuola, anche dai tuoi scritti. Tra l’altro, tendono anche a imitare molto facilmente i loro personaggi preferiti dei cartoni animati e, perché no, anche i protagonisti dei libri che piacciono loro di più. Stando così le cose, quale mamma comprerebbe mai a suo figlio un libro che parla di quanto sia bello e divertente marinare la scuola?
Quando rifletti sulle tue ispirazioni e cerchi idee valide per scrivere un bel libro per bambini, tienine sempre conto. Di solito, i genitori cercano per i loro piccoli dei prodotti istruttivi, che mixano una giusta dose di divertimento e insegnamento.
Può essere una buona trovata, dunque, creare una storia educativa, che magari ruoti attorno a un protagonista al centro di un percorso di formazione e che si costruisca tenendo conto della struttura in tre atti.
Ad esempio, il tuo libro per bambini potrebbe parlare di un piccolo studente (I atto) che all’inizio non adora andare a scuola, perché pensa sia noiosa e che i maestri gli diano troppi compiti per casa (II atto). Poi, però, dopo aver frequentato qualche giorno, si accorge che in classe ci sono un sacco di altri bambini e che è bello stare tutti insieme. In più, le maestre sono gentili e le cose che si studiano interessanti (III atto). La scuola, alla fin fine, non è così brutta!
- Fai qualche prova
Cerca di capire quale genere narrativo possa piacere di più al tuo pubblico. Puoi metterti alla prova con esercizi di scrittura creativa, testando la tua creatività e riproponendola in versione di favole e storielle.
Se sei genitore puoi provare direttamente con i tuoi bambini, altrimenti sfrutta nipoti, fratellini e sorelline, figli di amici e così via. A loro non dispiacerà e le loro risposte sapranno guidarti verso la giusta strada, fungendo da recensione in anteprima.
- Cattura subito l’interesse
Cominciare con il botto è l’ideale, soprattutto nella letteratura d’infanzia. Scegli per la tua storia un titolo che attiri l’attenzione e scrivi un incipit che incuriosisca, presentando fin da subito l’argomento del tuo racconto.
È bene metterlo in chiaro già in partenza, per suscitare l’interesse dei più piccoli e spronarli alla lettura.
- Illustrazioni per far decollare la fantasia
Abbiamo già parlato dei libri illustrati, che inducono i bambini, soprattutto i più piccoli, a una maggior partecipazione e coinvolgimento nella storia. Un racconto affiancato da colori e disegni dà loro la possibilità di assorbire il contenuto della narrazione, sia tramite testo scritto che mediante le immagini, così che possano goderselo di più.
Pensa che effetto fa un bel libro fantasy ricco di disegni colorati ed esplicativi, rispetto a un romanzo tutto parole fitte fitte, agli occhi di un bambino!
- Parola d’ordine: semplicità
Dimentica le frasi chilometriche, dettagli inutili e la sfilza di virgole richieste dalla paratassi. I bambini, soprattutto i più piccoli, possono distrarsi facilmente e di certo uno stile del genere, magari apprezzabile in altri ambiti, qui finirebbe per fare un buco nell’acqua.
Cerca piuttosto di attenerti a frasi semplici e a un linguaggio chiaro, paragrafi brevi e descrizioni essenziali, permettendoti di sperimentare maggiormente se ti dedichi a un pubblico più adulto.
Invece che dire: “Il mare oggi è una tavola”, se ti rivolgi specificatamente ai piccoli, è meglio optare per una frase più elementare, magari adoperando una similitudine invece che la metafora: “Il mare oggi è piatto come una tavola da surf”.
Altro utile accorgimento è utilizzare la terza persona invece che la prima, se vuoi rivolgerti a un pubblico molto giovane. Altrimenti, i bimbi potrebbero rischiare di fare confusione a scapito della comprensione del racconto e del loro piacere.
- Un pizzico di magia
I bambini, e così anche i ragazzi, amano fantasticare. La loro immaginazione vola sempre alto e sono maestri nella sospensione dell’incredulità. Cosa può piacere loro di più che un tocco di magia all’interno di una storia?
Se ci pensi, molto spesso ci imbattiamo in libri per l’infanzia dove l’incanto e la fantasia la fanno da padrone.
Ad esempio i libri di Roald Dahl, da La fabbrica di cioccolato a Matilda fino a Il GGG, contengono variopinti sprazzi di magia a colorare le loro pagine.
La magia può risiedere anche nelle piccole cose, come un oggetto particolare (una bacchetta magica, un ciondolo dai poteri benefici, un tappeto volante), oppure essere racchiusa nei personaggi (vedi Harry Potter o magari una fata, un supereroe, un fantasma). Altrimenti, l’incanto può appartenere alle ambientazioni illustrate, come ne La storia infinita di Michael Ende.
Spesso anche gli animali sono magici e magari parlano o si comportano da umani, come accade di frequente nel realismo magico.
- Non avere paura di sbagliare
È molto importante non scoraggiarsi in prima battuta. Iniziare a scrivere un libro per bambini non è meno difficile che comporre un’autobiografia o un saggio. È normale non riuscire subito nell’intento, o non essere in grado di cogliere immediatamente uno spunto curioso da cui sviluppare il proprio racconto.
Datti tempo. Pensa molto, leggi tanti libri, fai yoga per accrescere la creatività, stai a contatto con i più piccoli. E non buttarti giù di morale se le tue prime bozze finiscono appallottolate nella spazzatura (o nel cestino sullo schermo del desktop).
Più tentativi farai, più soddisfacente sarà il risultato finale!
- Viaggia nei ricordi, ma non dimenticare il presente
Perché no? Per scrivere un bel libro per bambini potrebbe essere utile ricordare cosa ci piaceva quando avevamo la loro età. Rispolverare memorie d’infanzia può aiutarci a scegliere tematiche interessanti e appassionanti per il nostro pubblico.
Una premessa, però.
Non scordarti che, quando eravamo bambini, le cose erano molto diverse da adesso. Non esistevano smartphone, computer super avanzati e social network invasivi come oggi. È necessario quindi ricalibrare le nostre passioni e fantasie di fanciulli con il mondo moderno.
- Leggi libri altrui!
Non sto dicendo che tu non abbia le capacità o l’immaginazione necessaria per scrivere per conto tuo una bellissima storia per bambini. Tuttavia, dare una sbirciatina al lavoro degli altri può sempre essere utile, perché ti permette di trovare ispirazione e confrontarti con diverse tematiche interessanti che magari vuoi includere nel tuo racconto, senza sapere ancora come.
Grandi scrittori potranno darti saggi consigli tramite le pagine dei loro romanzi e, magari, indirizzarti sulla strada giusta.
- L’importanza di una buona morale
Come abbiamo detto, un libro per bambini e ragazzi può essere fonte di apprendimento, e quindi è giusto che insegni qualcosa ai suoi lettori.
Cosa? Be’, la scelta riguardo la morale con cui vuoi arricchire il tuo libro spetta a te, l’importante è che sia presente.
Può essere una cosa semplice, riguardante ad esempio l’importanza dell’armonia e della condivisione, oppure un insegnamento più maturo e, dunque, più delicato da trattare. Esistono diversi libri per bambini più grandi, come abbiamo visto, che presentano anche tematiche sensibili come la morte di un affetto, o ancora il rispetto per chi è percepito come diverso o l’importanza di proteggere il pianeta, la natura e gli animali.
Non sono argomenti tabù, è solo necessario parlarne in modo adeguato, tenendo sempre a mente che ti stai rivolgendo a bambini e non ad adulti fatti e finiti.
- Non sentirti vincolato dal “E vissero tutti felici e contenti”
Appunto, le cose brutte accadono, nel mondo, e soprattutto i più grandicelli fra il tuo pubblico ne sono consapevoli. Quando scrivi il finale della tua storia, o anche in corso d’opera, non essere limitato dall’iper ottimismo e dalla faciloneria delle conclusioni di certi vecchi film Disney. Non per forza ogni cosa deve andare per il verso giusto. Per rimanere realista e dare anche un insegnamento, magari, su come superare le difficoltà della vita, inserisci pure eventi spiacevoli nel tuo racconto.
Nessuno te lo vieta! Unica cosa, come abbiamo visto prima, fai attenzione a utilizzare un linguaggio e uno stile narrativo comprensibile per il tuo pubblico, a maggior ragione trattando di certi argomenti delicati. Soprattutto, fa sì che questi siano funzionali a trasmettere un buon insegnamento.
Ad esempio, una litigata con la mamma e il papà che spinge alla fuga da casa e a emozioni di tristezza e solitudine potrà far comprendere al bambino quanto amore provi nei confronti dei genitori, e che non è bello star loro lontano e discuterci, magari per cose futili.
Spero che questi consigli possano esserti utili per scrivere un bellissimo libro per bambini, che li faccia sognare e che li accompagni nel loro percorso di crescita.
Ricorda che se hai bisogno di una mano per scrivere, e anche pubblicare, la tua storia, siamo a tua disposizione con i nostri servizi editoriali.
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