COSA TROVERI IN QUESTO ARTICOLO
Lo Yoga è unità, identità, omogeneità, unicità e similarità con Dio
(Brahman).

Yoga e creatività
Se siete qui a leggere questo articolo è perché lo yoga vi piace o vi incuriosisce. O, perlomeno, non vi lascia indifferenti. Che lo yoga porti al rilassamento, aumenti l’equilibrio e la flessibilità del proprio corpo lo sanno probabilmente anche le pietre. Quello che neanche immaginate è la capacità di questa disciplina ultra millenaria di andare al di là di tutto ciò. Esiste, infatti, una ragione ulteriore per praticare lo yoga con costanza: l’aumento della creatività.
Ultimamente la ricerca scientifica si sta soffermando su un’evidenza che gli antichi saggi indiani avevano già individuato molto tempo prima: lo yoga favorisce l’energia creativa attraverso l’unificazione della nostra mente, del nostro corpo e dello spirito. Ciò determina, in poche parole, una grande vivacità e facilità di espressione artistica per colui che pratica. È davvero buffo scoprire quanto starsene per diversi minuti in piedi sulla testa o contorti in forme assurde, possa avere un effetto sul proprio cervello e sulla propria consapevolezza.
In effetti, in tutte le arti, che si tratti di scrittura, arte, musica o pittura, più ti eserciti, più risultati otterrai; ma non solo, più sperimenterai e più ti affiderai a te stesso e alle tue capacità, al di fuori della zona di comfort, migliore sarà il risultato. Detto in altro modo, si manifesta un’ondata di energia creativa mentre si raggiunge il proprio limite e ci si immerge in una sorta di mondo parallelo (sconosciuto e indefinibile) dove il genio si risveglia.
Mentre si pratica sul tappetino, la coscienza si espande e le intuizioni si elevano, portando con sé un effetto positivo sulla propria espressione creativa. Vediamo come ciò si realizza, analizzando i tre elementi principali che contraddistinguono l’essere umano: la mente, il corpo e il respiro.
Un diavolo di mente
La mindfulness (che significa consapevolezza) è una tecnica di meditazione potente praticata nello yoga. Essere consapevoli significa avere consapevolezza dei propri pensieri e sensazioni presenti in un determinato istante. Li si osserva, senza giudizio e/o reazione. In altre parole, la mindfulness ci insegna a osservare le nostre emozioni senza etichettarle come “giuste” o “sbagliate”.
Detto così sembra molto facile, in realtà starsene 1) fermi, 2) seduti, 3) in contemplazione silenziosa, è un qualcosa di piuttosto difficile anche per i praticanti di lungo corso.
Secondo una delle più celebri definizioni – di Patanjali, uno dei maestri dello yoga tradizionale –
“lo yoga è quell’elemento che permette di ridurre le fluttuazioni della mente”.
Quando ciò avviene, non solo si accetta quello che è senza più lottare, ma la mente si apre a nuove prospettive, si libera il flusso creativo e si gestiscono – tra l’altro – i fisiologici alti e bassi che si sperimentano nella carriera dell’artista.
È stato dimostrato che la meditazione riduce lo stress, aumenta la felicità e promuove il processo mentale atto a generare ed esplorare le proprie creazioni e innovazioni. In definitiva, liberare la mente dalla nebbia e dal condizionamento generato dalle nostre emozioni permette alla nostra energia creativa di espandersi e di rendersi più accessibile.
Muovere il corpo
Quando c’è dolore, disagio o disequilibrio nel proprio corpo, ne risente il processo creativo. Le posizioni yoga (chiamate asana) migliorano il benessere fisico rafforzando la forza e aumentando la flessibilità. Per gli scrittori questo potrebbe significare non solo alleviare il dolore alla schiena e al polso dovuti alle tante ore passate seduti a scrivere al computer, ma anche ‘costruire’ il muscolo nella parte superiore della schiena e migliorare, per esempio, la flessibilità del torace e delle spalle. Per non parlare dei musicisti, costretti a lunghe ore di esercitazioni in posizioni sbilanciate e asimmetriche! Quando il corpo è forte ed equilibrato, i movimenti sono morbidi e aggraziati: mentre ci apriamo fisicamente, rilasciamo le tensioni e diventiamo ricettivi all’ispirazione creativa.
Inspiro ed espiro
Il pranayama, ovvero la pratica del controllo e dell’espansione del respiro, è una delle componenti vitali dello yoga e promuove il concetto di Unità (questo il significato originario della parola yoga) dall’interno verso l’esterno. Il respiro, la mente e il corpo sono strettamente collegati; provate a pensare a quanto la frequenza cardiaca acceleri quando vi innervosite e, invece, a quanto rallenti quando vi rilassate. Controllando il respiro impariamo a calmare la mente e il corpo. Numerosi studi hanno dimostrato che gli esercizi di respirazione profonda aumentano le onde cerebrali Alfa – le onde cerebrali associate a livelli più elevati di creatività e a bassi livelli di stress. Quando incoraggiamo il nostro respiro a fluire, l’ispirazione artistica ne segue l’esempio.
All’interno della pratica dello yoga si delinea un certo livello di sincronizzazione tra respiro e movimento che apporta allineamento, precisione, chiarezza e concentrazione.
Per concludere, lo yoga offre una panoramica ampia e variegata di strumenti per allineare il corpo, il respiro e la mente e consente di attingere ai luoghi in cui risiede la nostra energia creativa. Quando la nostra testa è chiara e il nostro corpo è rilassato, diventiamo ricettivi all’abbondante creatività interiore. Provare per credere.
Ascolta l’intevista che Francesco di Yogamfarm mi ha rilasciato

Francesco
Regalati quotidianamente momenti di pace, silenzio ed equilibrio attraverso lo yoga